Il materiale più utilizzato per le montature degli occhiali, insieme al metallo, è l’acetato di cellulosa. Questo materiale vanta una storia molto lunga e particolare, iniziata negli anni Trenta del Novecento.

Prima dell’acetato, il materiale più diffuso era la celluloide. In celluloide si realizzavano, infatti, gli oggetti più disparati: dai manici di coltello ai suppellettili da toeletta, dalle bambole alle palle da biliardo e le pellicole fotografiche. Era stata scoperta a metà dell’Ottocento, facendo reagire la cellulosa con l’acido nitrico. Era un materiale leggero, flessibile e disponibile in grande quantità, al contrario dell’avorio, suo predecessore, che già all’epoca iniziava a scarseggiare. Tuttavia, la celluloide aveva un difetto molto importante: l’elevata infiammabilità. Anche solo produrla era difficoltoso: molti stabilimenti avevano capannoni separati per limitare il più possibile i danni in caso di incendio.

Negli anni Trenta del Novecento nascono gli studi sulle materie plastiche sintetico-artificiali, quelle che oggi chiamiamo comunemente “plastica”. Si scopre che facendo reagire la cellulosa non più con l’acido nitrico, ma con l’acido acetico, si ottiene un nuovo materiale: l’acetato di cellulosa. Non è infiammabile e il processo di produzione è semplice e veloce. Può sostituire perfettamente l’uso della celluloide, tanto che ancora oggi è tra i materiali più usati. In Italia l’azienda leader della produzione è la ditta Mazzucchelli 1849.

acetato di cellulosa mazzucchelli 1849
occhiali artigianali in acetato di cellulosa mazzucchelli 1849

L’ acetato appena prodotto è incolore. Si aggiungono dei pigmenti che vengono impastati, e si procede con l’estrusione in lastre sottili.

Le lastre, tuttavia, possono essere sia monocolore, ma possono anche presentaro diversi pattern e motivi, tra i quali il celebre “Havana”. I colori sono davvero molti.