Sembra provenire da un’altra epoca. Kronos, ispirato ai pince-nez dell’ottocento, si presenta unico e senza tempo.

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Nella mitologia greca Kronos è uno dei primi 12 Titani, figlio di Urano e Gea. Egli prese in sposa Rhea chiamata “Grande madre” o “Madre degli dei”. Con la sua sposa ebbe molti figli tra cui Hestia, Demetra, Hera, Hades, Poseidone e Zeus.

Un famoso oracolo aveva predetto a Kronos che un giorno uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato dal ruolo di re degli dei. Questo era lo stesso oracolo che a sua volta aveva predetto che Kronos avrebbe spodestato il padre Urano dal trono. Il titano non volendo perdere il potere e far si che la profezia si avverasse, non potendo uccidere i figli in quanto divinità immortali, decise di mangiarli. Appena nascevano li divorava.

Kronos era una divinità nata per spiegare l’avvicendarsi di cicli dell’agricoltura durante l’anno, finirà per assumere un nuovo significato: il tempo che divora tutte le cose che egli stesso ha creato.

Rhea non potendo sopportare che ogni figlio finisse divorato dal marito, quando seppe di essere in attesa di un’altro figlio, scese sulla terra e si nascose in una grotta sull’isola di Creta. Qui diede alla luce Zeus. Il piccolo venne affidato alle cure delle ninfe le quali lo accudirono. Quando, dopo il parto, tornò sull’Olimpo, Rhea consegnò a Kronos un grosso sasso avvolto in fasce. Egli lo ingoiò all’istante.

Quando finalmente Zeus fu abbastanza grande salì in cielo e sfidò il padre. Gli diede da bere una strana bevanda con cui rigettò i 5 fratelli. Detronizzò il padre e Zeus, prendendo il suo posto, divenne il re degli dei.