Materie Prime

Per la creazione dei nostri occhiali artigianali abbiamo fatto una scelta molto precisa:

collaborare esclusivamente con fornitori italiani

Questa selezione accurata ci consente di garantire un prodotto di elevatissima qualità e, al contempo, di valorizzare al massimo la bellezza della nostra terra, l’Italia.

L’industria dell’occhialeria italiana è rinomata a livello mondiale, e questa reputazione si riflette nella straordinaria qualità delle materie prime che utilizziamo. La scelta di partner locali ci permette di accedere a fornitori di altissima qualità senza dover andare lontano.

Qui sotto puoi esplorare alcune delle località in Italia dove sono situati i nostri fornitori, contribuendo a creare una rete di eccellenza che si estende attraverso le meravigliose regioni del nostro paese.

L’acetato di cellulosa

Il cuore pulsante dei nostri occhiali è un inno all’eleganza, scandito dall’acetato di cellulosa, un materiale che ha danzato attraverso una storia lunga e affascinante, ricca di emozioni.

La sua epopea non inizia tra le montature degli occhiali, ma piuttosto in una delle scoperte più cruciali del XIX secolo. Tutto ha inizio con una preoccupazione palpabile di quell’epoca: la scomparsa delle palle da biliardo. Nel seconda metà del 19 secolo, il biliardo aveva conquistato il suo spazio, ma le palle da biliardo erano ancora fatte di avorio, un materiale ottenuto dall’uccisione di elefanti, rischiando di spingere al limite la loro sopravvivenza. La situazione era diventata così grave che la ditta di biliardi Phelan & Collender offriva un premio di 10.000 dollari a chi inventasse un sostituto sintetico dell’avorio. La risposta illuminante a questa sfida arriva nel 1868 dall’appassionato di biliardo e inventore John W. Hyatt. Creò il celluloide salvando non solo gli elefanti, ma anche ogni creatura che forniva corni e gusci per oggetti in tutto il mondo.

Negli anni ’70 del XIX secolo, il celluloide ha abbracciato la fabbricazione degli occhiali, diventando un materiale più agevole da lavorare rispetto al corno o tartaruga. La sua versatilità era stupefacente; correttamente infuso di colore, poteva incarnare la suggestiva bellezza della tartaruga, offrendo un’ampia varietà di sfumature ed effetti.

Sebbene il celluloide avesse conquistato il palcoscenico, portava con sé una tragica imperfezione: l’infiammabilità. Non solo la sua produzione era ardua, ma rappresentava anche un rischio per la sicurezza, con molti stabilimenti che adottavano misure straordinarie per evitare incendi.

Gli anni ’30 del Novecento segnano un capitolo di svolta quando gli studi sulle materie plastiche sintetiche, oggi conosciute come “plastica”, si intensificarono. Con la reazione della cellulosa all’acido acetico invece che all’acido nitrico, nacque un protagonista rivoluzionario: l’acetato di cellulosa. Questo materiale non solo risolse il problema dell’infiammabilità, ma semplificò il processo di produzione, rendendolo rapido ed efficiente

Le lastre di acetato, autentiche opere d’arte, possono essere monocolore o presentare incantevoli pattern e motivi, tra cui l’iconico “Havana”. La tavolozza di colori è vasta, permettendoci di creare una gamma diversificata di stili e design, soddisfacendo ogni gusto e preferenza.

Ogni paio di occhiali che prende vita attraverso l’acetato di cellulosa incarna non solo maestria artigianale, ma anche una storia avvincente, una narrazione che ha resistito al passare del tempo, portando con sé un’eredità di eleganza e versatilità. In ogni dettaglio, palpita la passione di una storia che continua a evolversi. Portiamo avanti la tradizione con un tocco di modernità nella nostra continua ricerca artistica.

〞Collaborare esclusivamente con fornitori italiani ci consente di garantire un prodotto di elevatissima qualità e, al contempo, di valorizzare al massimo la bellezza della nostra terra, l’Italia〞